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Il volume vuole rispondere a una domanda drammatica e inquietante: come è stato possibile che la grande spinta di civiltà, generata dalle nuove tecnologie, si sia rovesciata nel suo opposto? Al superamento dell'economia del silenzio, propria della società fordista e delle società totalitarie del Novecento, concorrono forze e ideali differenti. Il risultato comune è una libertà basata sui principi di condivisione e collaborazione alimentati dallo sviluppo delle scienze dell'informazione e delle tecnologie digitali. A questo processo concorrono grandi intellettuali, spesso veri e propri eroi, capaci di vivere in situazioni tragiche, apparentemente senza speranza. A essi si affiancano giovani imprenditori e gruppi sempre più numerosi e liberi che accettano la sfida del cambiamento. Oggi, invece, assistiamo alla dissoluzione della società dei produttori e dell'economia industriale e al dominio dell'economia finanziaria. La comunicazione rivela una doppia faccia, decisiva in entrambi i processi: nel primo caso protagonista, nel secondo serva.